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Sul mensile Finzioni di febbraio una mia storia sul fallimento

Fallire è un’arte estremamente raffinata, ma non per tutti. Per fallire è richiesto talento, metodo e una certa predisposizione all’abisso. Il fallito, quello autentico, non è l’incapace, ma colui che, sfiorando la possibilità del successo, la disdegna con un gesto elegante, quasi distratto. È il saltatore che, davanti all’asta, non inciampa: calcola male il salto. Per poi finire a guardare in faccia, magari con una grossa risata, la gravità del giudizio altrui.

Quando decisi di chiudere la mia laurea in un cassetto ed iscrivermi alla Scuola Internazionale di Comics feci una promessa al mio edicolante, e in verità anche a me stesso, in un futuro prossimo o lontano ci saremmo rivisti sulla carta stampata. Le pagine da disegnare nel proprio percorso sono tante e non tutte raggiungono la destinazione finale. Ed è proprio il tema del fallimento l'argomento trattato dai fumetti per l'inserto Finzioni del quotidiano Domani del mese di febbraio. Caro amico edicolante, car* amic*, ho mantenuto la promessa! Ecco il mio paginone

(e una foto poser dove me lo gusto)!







 
 
 

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© 2021 by Davide Narducci | Narduz

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