Un'analisi parodistica metanarrativa del genere slasher e dal quinto capitolo anche della crisi cinematografica degli ultimi anni, che riesce a vivere nel mainstream solo con saghe, reboot o sequel.
Scream VI riesce in quello che in molti hanno paura di fare. La produzione rompe la grammatica classica della saga compiendo non solo un azzardo narrativo, ma una presa di posizione verso la pigra scrittura dei blockbuster moderni.
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